Perchè ascoltare la filosofia?

Perché
ASCOLTARE LA FILOSOFIA?
Un giorno mi si aprì la porta della
filosofia,

furono i  pensieri e le parole di una giovane donna
che  accesero in me l’interesse. Mia
cugina Simona parlava per ore con appassionata e spesso irriverente intensità,
parlava delle cose che all’Università di Parma aveva  appreso dai suoi  professori, parlava di politica, parlava del
quotidiano , parlava di  tutto ,
parlava  sempre. I miei famigliari
la  prendevano in giro, dicevano che
parlava troppo di cose senza senso, 
commentavano senza ascoltare, non capivano quello che diceva, io  avevo più o meno 13 anni e l’ascoltavo,
sempre ,nemmeno  io  capivo il significato delle sue parole ,ma
sentivo  chiaramente la passione che le
alimentava, sentivo che se avessi prestato attenzione, crescendo l’avrei capita
, quella filosofia di cui Simona parlava.

Sono cresciuta, mi sto laureando in
filosofia, oggi  capisco che tra donne
c’è un linguaggio  che  ci esprime, un linguaggio materno, una lingua
che dice  esattamente l’essere donna, senza
passare attraverso gli schemi imposti da una 
società che si propone di decifrare , analizzare , selezionare e
schematizzare, la lingua femminile crea aperture:

Quando una donna sta zitta e fissa un
punto, capita che  le venga chiesto :
<< a che pensi ? >> Lei : << a niente . >> Lui :
<<Come a niente ? >>. Lei 
per Lui davvero non sta pensando a niente, quello in cui  Lei sta è uno spazio tutto per sé, un niente
aperto al tutto, un tutto che non è 
rappresentabile e quindi per Lui è niente .  Capita che quando una donna finisce un  discorso le venga chiesto di spiegarsi
meglio, ma  Lei non può ,come potrebbe
spiegare l’indicibile, quello che doveva dire l’ha detto, il resto, se  sarà l’orecchio di un’altra donna  quello vicino alla sue labbra, non necessiterà
di un chiarimento, ma  ci sarà una
comprensione che va al di là del pronunciato, perché tra donne si parla anche
un linguaggio che è corporale, fatto di gesti e sguardi.

L’ascolto rende le donne capaci di
creare sempre di nuovo, creare spazi di comprensione  tra donne e tra uomini e donne.

Ora capisco quel che faceva Simona,
parlando tentava di creare nuove relazioni, ma 
gran parte del compito sta  nel
contributo di chi ascolta.